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#AndareOltre

“Gesù è andato sempre oltre, fin da quando è andato oltre le sue prerogative, il suo privilegio di essere Dio. Una vera rivoluzione, Dio fatto uomo. A volte lo diciamo con un pizzico di “leggerezza”. Quanto è dirompente l’andare oltre di Gesù? Quanto squarcia la consuetudine della vita di tutto noi, ieri quanto oggi. Quanto ci chiama, in prima persona, ad andare oltre?”

Partendo da questa riflessione del direttore Corrado De Dominicis, ispirata da una meditazione di Fratel Enzo Bianchi in occasione di un incontro ad Assisi nell’ambito del Cortile di Francesco, vogliamo raccontare in questa rubrica l’attività, le storie e le emozioni all’interno delle nostre Opere Segno, dei servizi e dei progetti territoriali, mostrarne i volti e i gesti e testimoniare la Carità e la bellezza del camminare al fianco degli Ultimi, andando oltre le fatiche, le difficoltà e le contingenze di questo tempo.

Periodicamente pubblicheremo dei brevi reportage dalle nostre strutture e dai servizi portando all’attenzione della comunità il lavoro quotidiano di operatori e volontari, nonché materiale con dati e numeri elaborati dall’Osservatorio diocesano povertà e risorse.

Andare oltre

Carissimi,

é stato e continua ad essere un tempo impegnativo per tutti. Un tempo che ci ha chiesto e continua a chiederci di guardarci dentro, di tornare all’essenziale e, forse, di ritornare a quella scintilla che ci ha fatto mettere in cammino nel servizio della Carità, dell’Amore. Mi piace pensare a questo tempo che forse sentiamo come faticoso come all’occasione per rinnovare davvero la nostra vita, coltivare la speranza audace di sognare in grande, rigenerarci e rendere il domani diverso, valorizzando le piccole cose e le relazioni che tanto ci sono mancate, senza guardarci indietro con nostalgia e lasciando andare il passato, nel quale affondano le nostre radici, ma che deve spingerci ad andare oltre.

A ottobre di quest’anno saranno 10 anni che ho iniziato il servizio nella Caritas diocesana.

In questo tempo ho avuto la fortuna di potermi sperimentare in diverse attività. In ognuna di queste tappe devo riconoscere un dono di Dio per me perchè ho scoperto, sotto punti di vista diversi, la ricchezza e la bellezza che abbiamo la grazia di vivere ogni giorno nel servizio che siamo chiamati a svolgere.

All’inizio di questo nuovo anno pastorale e, all’inizio di questo servizio che mi ha chiesto l’arcivescovo, vorrei cogliere questa importante occasione per cinque brevi grazie.

Il primo va a Sua Eccellenza. Con lo spirito di servizio con il quale ho sempre cercato di vivere ogni servizio affidatomi, mi appresto ad affrontare l’impegno che il vescovo Tommaso mi ha proposto. Voglio ringraziarla per la fiducia, la stima e la vicinanza che mi ha sempre dimostrato e che, in questa occasione particolare, ho avuto, ancora una volta, modo di sperimentare da vicino. Sappiamo di poter contare sulla sua presenza e sulla sua amicizia. Spero di ricambiare con il mio servizio la fiducia concessa.

Poi voglio ringraziare don Marco per l’impegno profuso e per il cammino fatto insieme in questi anni. Gli auguriamo il meglio per il servizio in Caritas Italiana.

Il terzo grazie, che scaturisce con gioia oggi dal mio cuore, va ai parroci e a voi operatori e volontari della Caritas diocesana, delle numerose Caritas parrocchiali e dei gruppi di servizio della mensa. Senza l’accoglienza e l’attenzione dei nostri pastori che accompagna il vostro prezioso servizio, le vostre professionalità, la vostra passione e la forza del cammino di fede personale che confluisce nel cammino della nostra Chiesa locale, non potremmo essere testimoni di quella Carità che è il volto stesso del buon Dio. «Dio è carità. Chi rimane nella carità, rimane in Dio e Dio in lui» (1 Gv 4, 16). Rimaniamo nella carità e continuiamo, insieme, questa storia che il Signore ha iniziato con noi e con l’umanità intera.

In questo momento voglio spendere una parola di gratitudine per il mio papà, la mia mamma, mia sorella, la mia bimba e chi condivide con me la vita . Sono per me un esempio, una guida, un sostegno e il porto sicuro dove sostare per sentirmi davvero amato.

L’ultimo grazie, il più importante, quello più sentito va a Dio, Padre buono che sa operare anche attraverso strumenti insufficienti e al quale affido il mio, il nostro servizio ai poveri.

L’augurio è di mettere i poveri sempre di più al centro del nostro pensare, del nostro agire perché solo così saremo davvero testimoni dell’amore di Dio. L’altro giorno mi hanno consigliato di ascoltare una meditazione di fratel Enzo Bianchi in occasione di un incontro ad Assisi nell’ambito del Cortile di Francesco: era una lectio sull’oltre. Mi ha colpito la freschezza e la verità di un’affermazione che per noi cristiani rischia di restare un po’ sepolta sotto la polvere del “si è sempre fatto così”. Gesù è andato sempre oltre, fin da quando è andato oltre le sue prerogative, il suo privilegio di essere Dio. Una vera rivoluzione, Dio fatto uomo. A volte lo diciamo con un pizzico di “leggerezza”. Quanto è dirompente l’andare oltre di Gesù? Quanto squarcia la consuetudine della vita di tutto noi, ieri quanto oggi. Quanto ci chiama, in prima persona, ad andare oltre? 

Bene, allora, verso questo oltre mettiamoci in cammino ancora una volta, con coraggio! Buon servizio a tutti e a ciascuno, nell’attesa di incontrarci più da vicino, scambiare uno sguardo, tornare ad abbracciarci, e conoscerci meglio!

 

Corrado De Dominicis

Direttore Caritas Pescara-Penne

In Kerala per la creazione di sviluppo sostenibile

“Raksha Villa Trust Itticoltura” Questo è il nome del progetto che la Caritas diocesana di Pescara-Penne ha scelto di cofinanziare insieme a Caritas italiana per sostenere e aiutare la popolazione, ed in modo particolare le donne, della città di Kochi, nella regione indiana del Kerala. Questo micro-progetto ha come obiettivo la creazione e lo sviluppo di un circuito di coltura e immissione di pesce fresco e sano nel mercato contro la vendita di pesce contaminato. Attraverso la creazione di questo indotto sarà Inoltre possibile promuovere una maggiore attenzione alla salute della popolazione e creare maggiori opportunità di lavoro per le cellule di emancipazione femminile in quest’area sia nell’ambito della piscicoltura che della vendita.

Tuttavia, al momento,  sia il lockdown dovuto alla pandemia di covid-19 che i monsoni,  hanno creato non pochi problemi nelle fasi di attivazione del progetto. Di seguito riportiamo alcune immagini dello straripamento dei fiumi che con forza devastante stanno distruggendo territori e allevamenti. Siamo vicini alle popolazioni dell’India e in particolare del Kerala e speriamo di poter presto ripartire con il progetto.

“Il suono dei colori è una vibrazione di Pace”

“Il suono dei colori è una vibrazione di Pace”. Questo è il messaggio che fa da contorno ai laboratori realizzati dalle ragazze e dai ragazzi del progetto Siproimi Lape Dream della Caritas diocesana di Pescara-Penne: mercoledì 5 agosto la presentazione della canzone e relativo videoclip “Sounds of Colors” e il murales nel centro di accoglienza per donne dal titolo “Arte…Mi racconto”.

Sounds of Colors è un brano scritto e realizzato da tutti i migranti ospiti delle strutture che, grazie alla collaborazione tecnica e artistica e alla regia di Andrea Di Marcoberardino, hanno scelto lo stile musicale, suonato oggetti di uso comune per le campionature, scritto i testi ed eseguito le parti vocali; il brano sarà disponibile online sui canali social della Caritas diocesana.

Il murales, invece, è stato realizzato dalle ragazze ospiti della struttura di via Stradonetto a Pescara sotto la guida di Stefano Lupo; un’opera  che arricchisce di bellezza e colore il centro di accoglienza e rappresenta la fratellanza e la gratitudine verso la comunità che le accoglie: «Qui c’è speranza – il commento delle ragazze – abbiamo l’opportunità di pensare al nostro futuro!».

 

 

 

Caritas e FOCSIV insieme per gli ultimi del mondo

Al via oggi la campagna “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”, ideata e promossa da Caritas Italiana e FOCSIV, Un’occasione di impegno e mobilitazione per tutti, in primo luogo per sensibilizzare le comunità cristiane e tutta l’opinione pubblica per preparare insieme il domani di tutti, senza scartare nessuno, riflettendo e impegnandosi sui temi della fame, della povertà, del lavoro, dell’educazione, delle disuguaglianze anche basandosi sugli approfondimenti che verranno proposti mensilmente sul sito www.insiemepergliultimi.it.

La campagna viene lanciata oggi 8 luglio in occasione della Giornata Internazionale del Mediterraneo e del settimo anniversario della storica visita di Papa Francesco a Lampedusa nel 2013 come ricordo del fatto che oggi più di prima siamo “Tutti sulla stessa barca”; base della campagna è sensibilizzare la Società al sostegno degli interventi nelle varie aree del mondo affinché si possa concretizzare un’azione semplice: “Condividere il pane. Moltiplicare la speranza”.

Riferendosi, nell’occasione, alle persone che hanno perso la vita nel Mediterraneo in cerca di un futuro migliore, Papa Francesco nel 2013 ci ricorda che “[Un dramma, n.d.r.] richiede di essere affrontato non con la logica dell’indifferenza, ma con la logica dell’ospitalità e della condivisione al fine di tutelare e promuovere la dignità e la centralità di ogni essere umano”, ribadendo più volte, in questi anni, che tale concetto riguarda tutti i poveri, gli esclusi, i dimenticati, vittime di una globalizzazione dell’indifferenza. Oggi, in questo tempo di pandemia e conseguente emergenza sociale, la massima attenzione deve essere rivolta con ancor più forza a loro, i più fragili, gli ultimi del mondo, vittime di un aumento delle diseguaglianze e una drastica diminuzione delle risorse essenziali per la sopravvivenza.

Sul sito dedicato saranno pubblicati focus e approfondimenti sulla povertà nel mondo, attraverso dati e testimonianze e sarà possibile sostenere i progetti di Caritas Italiana e FOCSIV per le fasce più deboli e vulnerabili delle popolazioni nel mondo con interventi di solidarietà, sviluppo umano e concreta speranza. Il primo focus, già online, è dedicato al tema della fame, come conseguenza immediata delle ripercussioni economiche mondiali legate alla pandemia di covid-19, che, stando ai dati di previsione delle Agenzie ONU, potrebbero far raddoppiare le persone che non avranno a breve il quantitativo sufficiente per nutrirsi. Dagli attuali 135 milioni di persone affamate a 250 milioni entro dicembre 2020.

Il Salvadanaio della Solidarietà

L’attuale momento di emergenza sanitaria dovuta al covid-19, sta portando con sé contingenze sociali ed economiche che necessitano di essere subito affrontate.

Ad essere più colpiti sono coloro che già prima di questa crisi vertevano in condizioni di fragilità e che domani, passata la tempesta, dovranno far fronte ancor di più ad uno stato di povertà relativa o assoluta che rischia in ogni caso di essere strutturale. Ad essi si aggiungono coloro che fino a ieri, seppur in precarietà, riuscivano comunque a sostenere se stessi e le loro famiglie attraverso il lavoro saltuario o in nero e che da oggi in poi si aggregheranno alla schiera di coloro che più avranno bisogno di sostegno socio-economico.

Nasce così “Il Salvadanaio della Solidarietà”, un’iniziativa che permetterà di costituire un fondo di emergenza, con un conto corrente ed un iban dedicati, per poter intervenire in favore di tutti coloro, i più fragili, che faranno più fatica a ricominciare e che avranno più bisogno di aiuto per essere accompagnati verso l’uscita da una condizione di povertà economica, sociale ed educativa.

Aiutaci ad aiutare attraverso il sostegno a questo fondo, un gesto concreto per far crescere il Salvadanaio della Solidarietà e con esso la speranza in un futuro prossimo in grado di non lasciare nessuno indietro.

IBAN IT62 E084 3415 4010 0000 0006 903

Intestato a FONDAZIONE CARITAS ONLUS

GRAZIE!

L’opportunità di imparare

E’ ancora prematuro parlare del dopo, di quel che sarà e di come sarà, ma possiamo concentrarci sul presente, sugli attimi che scorrono impetuosi nell’oggi.

In questi lunghi giorni che sembrano non terminare mai stiamo sperimentando l’incertezza, il rischio, fondamenti dell’animo umano che sono alla base delle decisioni che prendiamo quotidianamente, delle scelte che facciamo… Ciò che la maggior parte degli uomini vive oggi nell’emergenza, però, è ciò che attanaglia la vita di molti nei restanti momenti in cui le esistenze dei più sono al sicuro.

Abbiamo l’opportunità di sperimentare qualcosa di importante nella situazione attuale, ovvero coltivare i nostri sentimenti, paure e speranze, che oggi si acuiscono nell’anima, e comprendere la sofferenza, la fragilità e il grido di coloro per cui un’emergenza non si esaurisce nell’oggi e ai quali siamo chiamati a donare uno sguardo altro, verso l’Altro…

In un momento in cui il paradosso dello stare lontani fisicamente nel qui ed ora è necessità per essere ancor più in relazione ed una comunità unita, approfittiamo per capire quali uomini e donne vorremo essere e con quale indole di figli di Dio vogliamo restituirci a questo mondo nell’immediato tempo prossimo.

“Non consultarti con le tue paure, ma con le tue speranze e i tuoi sogni. Non pensate alle vostre frustrazioni, ma al vostro potenziale irrealizzato. Non preoccupatevi per ciò che avete provato e fallito, ma di ciò che vi è ancora possibile fare.” [Papa Giovanni XXIII]

 

Don Marco Pagniello

Direttore Caritas Pescara-Penne

 

Coronavirus, informazioni e aggiornamenti su servizi e iniziative

In seguito ai Decreti del Presidente del Consiglio, viste le circolari di Caritas Italiana a seguito del decreto stesso e in considerazione delle direttive delle Autorità preposte alla gestione dell’emergenza si comunicano le seguenti disposizioni in merito a servizi ed iniziative:

SERVIZI ATTIVI (con restrizioni)

  • Mensa Pescara Cittadella dell’Accoglienza “Giovanni Paolo II”

Apertura e consumazione pasti in loco nel rispetto delle precauzioni sanitarie e delle normative anti contagio: pranzo dalle 11:00 alle 12:15 | cena dalle 16:30 alle 18:00

  • Mensa Montesilvano Casa della solidarietà “Madre Teresa”

Dal lunedì al sabato dalle 12:00 alle 12:45;

  • Centro d’Ascolto diocesano

Colloqui solo su appuntamento chiamando lo 085.6921292.
Per emergenze si può contattare il 391.7079089;

  • Emporio della solidarietà Papa Francesco – Pescara

Apertura lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15:30 alle 18:30 con ingresso di 1 persona per volta;

  • Emporio della solidarietà Montesilvano

Apertura mercoledì e venerdì dalle 16:00 alle 18:45 con ingresso di 1 persona per volta;

  • Centro di accoglienza notturno presso la Cittadella dell’Accoglienza “Giovanni Paolo II”

Rimane aperto per garantire accoglienza ai presenti, rimane chiuso per nuovi ingressi;

  • Docce, via Gran Sasso

Apertura lunedì-mercoledì-venerdì dalle 7:30 alle 13:00.

  • Centro diurno per minori “El Pelè”

Servizio di dopo scuola;

  • Centro Specialistico e Multidisciplinare “Io Apprendo”

Servizio di dopo scuola e potenziamento.

  • Unità di strada

contro lo sfruttamento della prostituzione e quelle in favore delle persone senza dimora e in situazione di marginalità;

 

SERVIZI SOSPESI

  • Servizio “Il Dopo di noi”.

 

PER SEGNALAZIONI E RICHIESTE PER L’EMERGENZA COVID-19
391.7079089 | emergenzacovid19@caritaspescara.it

 


INDICAZIONI PER LE PARROCCHIE

E’ stato redatto il manuale con il protocollo di procedura per la prevenzione del contagio da Covid-19 ad uso delle Caritas parrocchiali per lo svolgimento delle proprie attività – clicca qui per accedere al manuale


PER SOSTENERCI


COMUNICAZIONI SOLO ATTRAVERSO I CANALI UFFICIALI:

Invitiamo a tenere in considerazione esclusivamente i canali ufficiali della Caritas diocesana Pescara-Penne e della Chiesa locale diffidando di altre informazioni provenienti da fonti non verificate.

Siti internet: www.caritaspescara.it | www.diocesipescara.it

Notiziario online dell’Arcidiocesi Pescara-Penne: www.laporzione.it

Facebook: @caritasdiocesana.pescarapenne [Caritas Pescara Penne]

Twitter: @caritaspescara

Instagram: caritaspescara

YouTube: Ufficio Comunicazione Caritas Pescara-Penne


LINK UTILI SULL’EMERGENZA CORONAVIRUS COVID-19

In ascolto delle Comunità parrocchiali

“Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri” (Gv 13, 35), questa la grande eredità che Gesù lascia ai Suoi: essere segno visibile e riconoscibile di un amore più grande. Lui che chiama ciascuno per nome, dà loro la forma stessa dell’amore: quella di una comunità che annuncia. Non sono le opere in sé il distintivo di un’appartenenza, ma ciò che le anima Intorno a questo mandato da cui anche noi, come Caritas diocesana, ci siamo lasciati raggiungere, abbiamo scelto di orientare il cammino con le nostre Caritas parrocchiali; questo ci vede impegnati su due direzioni quella formativa, di ascolto e condivisione e quella operativa di incontro e progettazione.

Gli incontri mensili con i referenti delle Caritas parrocchiali e, da quest’anno aperti anche ad altri membri delle stesse, seguono un percorso incentrato sulla dimensione pedagogica e di testimonianza che ogni Caritas è chiamata a svolgere nella propria comunità parrocchiale.

Riflessioni che si traducono in proposte di azione concrete, fanno di questi incontri dei piccoli laboratori in cui sperimentare azioni di promozione e di cambiamento; farlo insieme pone già in essere quell’azione comunitaria e fraterna che diventa sempre più la prima opera tangibile, segno di riconoscimento, luogo di evangelizzazione.

Con queste stesse coordinate stiamo proponendo un progetto che ci vedrà impegnati nell’incontro con le foranie della diocesi per momenti di dialogo e di scambio “in loco”, presso i territori di riferimento.

La scelta di incontrare ciascuna forania nella propria realtà significa darci la possibilità di entrare in modo più specifico, più attento e dedicato nella geografia umana che è propria di ciascuna e su questo metterci in ascolto delle esigenze del territorio, sia nelle sue povertà che nelle sue risorse. Da qui le azioni che ne deriveranno, sia a livello formativo che più direttamente operativo, potranno rispondere alla specificità di ciascun territorio ed, al tempo stesso, trovare un’interrelazione che darà vita ad un disegno di respiro ecclesiale più ampio.

Creare reti ed alleanze, in un incrocio di bisogni e risorse, permetterà a tutti di ampliare lo sguardo ma soprattutto renderà possibile quella testimonianza di un Amore, capace di andare oltre i propri confini e generare risposte creative, che non si esauriscono con le nostre capacità personali ma si estendono a possibilità attinte in un ampio contesto di riferimento.

La carità sia il luogo per eccellenza dove ognuno possa trovare casa e possa sentirsi parte di un progetto più grande; nessuno sarà mai tanto povero da non avere nulla da donare, nè tanto ricco da non aver bisogno di ricevere.

Pace è Azione

Sono tante le parole usate ed abusate da noi uomini per raccontare il mondo, i suoi eventi, descriverne protagonisti e antagonisti, virtù e corruzioni. Parole che ripetute all’infinito rischiano di essere svuotate del loro senso, della loro forza e delle azioni ad esse connesse.

Tra queste c’è “PACE”: un vocabolo che sentiamo pronunciare in continuazione e vediamo abitare la bocca di tante persone, ma non possiamo fare a meno di chiederci se essa abiti anche il loro cuore.

Facciamo in modo che la Pace abiti il nostro cuore ed insieme ad esso le nostre mani: la Pace è un concetto molto più concreto di quanto si pensi, è sinonimo del “fare”, del “creare”, è azione, gesti. La Pace è “un bene prezioso”, come sottolinea Papa Francesco nel suo messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2020, una possibilità reale per lasciare un segno nel mondo e incontrare davvero l’altro. Questo cammino verso l’alterità non può che essere guidato dalla fiducia che l’altro abbia bisogno della pace tanto quanto ne ho bisogno io. Allora con fede genuina, speranza viva e carità operosa mettiamoci in cammino.

Non smettiamo mai di riempire di senso la Pace e radichiamo in essa le nostre azioni.

 

Don Marco Pagniello

Direttore Caritas Pescara-Penne