Andare oltre

Carissimi,

é stato e continua ad essere un tempo impegnativo per tutti. Un tempo che ci ha chiesto e continua a chiederci di guardarci dentro, di tornare all’essenziale e, forse, di ritornare a quella scintilla che ci ha fatto mettere in cammino nel servizio della Carità, dell’Amore. Mi piace pensare a questo tempo che forse sentiamo come faticoso come all’occasione per rinnovare davvero la nostra vita, coltivare la speranza audace di sognare in grande, rigenerarci e rendere il domani diverso, valorizzando le piccole cose e le relazioni che tanto ci sono mancate, senza guardarci indietro con nostalgia e lasciando andare il passato, nel quale affondano le nostre radici, ma che deve spingerci ad andare oltre.

A ottobre di quest’anno saranno 10 anni che ho iniziato il servizio nella Caritas diocesana.

In questo tempo ho avuto la fortuna di potermi sperimentare in diverse attività. In ognuna di queste tappe devo riconoscere un dono di Dio per me perchè ho scoperto, sotto punti di vista diversi, la ricchezza e la bellezza che abbiamo la grazia di vivere ogni giorno nel servizio che siamo chiamati a svolgere.

All’inizio di questo nuovo anno pastorale e, all’inizio di questo servizio che mi ha chiesto l’arcivescovo, vorrei cogliere questa importante occasione per cinque brevi grazie.

Il primo va a Sua Eccellenza. Con lo spirito di servizio con il quale ho sempre cercato di vivere ogni servizio affidatomi, mi appresto ad affrontare l’impegno che il vescovo Tommaso mi ha proposto. Voglio ringraziarla per la fiducia, la stima e la vicinanza che mi ha sempre dimostrato e che, in questa occasione particolare, ho avuto, ancora una volta, modo di sperimentare da vicino. Sappiamo di poter contare sulla sua presenza e sulla sua amicizia. Spero di ricambiare con il mio servizio la fiducia concessa.

Poi voglio ringraziare don Marco per l’impegno profuso e per il cammino fatto insieme in questi anni. Gli auguriamo il meglio per il servizio in Caritas Italiana.

Il terzo grazie, che scaturisce con gioia oggi dal mio cuore, va ai parroci e a voi operatori e volontari della Caritas diocesana, delle numerose Caritas parrocchiali e dei gruppi di servizio della mensa. Senza l’accoglienza e l’attenzione dei nostri pastori che accompagna il vostro prezioso servizio, le vostre professionalità, la vostra passione e la forza del cammino di fede personale che confluisce nel cammino della nostra Chiesa locale, non potremmo essere testimoni di quella Carità che è il volto stesso del buon Dio. «Dio è carità. Chi rimane nella carità, rimane in Dio e Dio in lui» (1 Gv 4, 16). Rimaniamo nella carità e continuiamo, insieme, questa storia che il Signore ha iniziato con noi e con l’umanità intera.

In questo momento voglio spendere una parola di gratitudine per il mio papà, la mia mamma, mia sorella, la mia bimba e chi condivide con me la vita . Sono per me un esempio, una guida, un sostegno e il porto sicuro dove sostare per sentirmi davvero amato.

L’ultimo grazie, il più importante, quello più sentito va a Dio, Padre buono che sa operare anche attraverso strumenti insufficienti e al quale affido il mio, il nostro servizio ai poveri.

L’augurio è di mettere i poveri sempre di più al centro del nostro pensare, del nostro agire perché solo così saremo davvero testimoni dell’amore di Dio. L’altro giorno mi hanno consigliato di ascoltare una meditazione di fratel Enzo Bianchi in occasione di un incontro ad Assisi nell’ambito del Cortile di Francesco: era una lectio sull’oltre. Mi ha colpito la freschezza e la verità di un’affermazione che per noi cristiani rischia di restare un po’ sepolta sotto la polvere del “si è sempre fatto così”. Gesù è andato sempre oltre, fin da quando è andato oltre le sue prerogative, il suo privilegio di essere Dio. Una vera rivoluzione, Dio fatto uomo. A volte lo diciamo con un pizzico di “leggerezza”. Quanto è dirompente l’andare oltre di Gesù? Quanto squarcia la consuetudine della vita di tutto noi, ieri quanto oggi. Quanto ci chiama, in prima persona, ad andare oltre? 

Bene, allora, verso questo oltre mettiamoci in cammino ancora una volta, con coraggio! Buon servizio a tutti e a ciascuno, nell’attesa di incontrarci più da vicino, scambiare uno sguardo, tornare ad abbracciarci, e conoscerci meglio!

 

Corrado De Dominicis

Direttore Caritas Pescara-Penne