Povertà di ritorno: un nuovo bilancio di una realtà fragile

Dalla lettera del Direttore Corrado De Dominicis nell’introduzione al Bilancio Sociale 2023 della Fondazione Caritas dal titolo “Povertà di ritorno”:

“La presentazione del Bilancio Sociale della Fondazione Caritas rappresenta ogni anno l’occasione per fare una verifica dell’andamento dell’azione di promozione della testimonianza della carità nel nostro territorio.

Non è un semplice racconto per numeri di quanto si fa concretamente ogni giorno, seppure i numeri siano fondamentali per dare una dimensione ai fenomeni, ma vuole essere soprattutto un modo per leggere la realtà che ci circonda.

Questo bilancio 2023 racconta che il contrasto alle povertà sta avendo delle battute d’arresto; che non riusciamo a mettere al centro dell’azione pubblica la giustizia sociale; che l’inclusione diventa sempre più un percorso accidentato e ad ostacoli che fa cadere nuovamente.

Nonostante nel corso dell’ultimo anno attraverso il Centro d’Ascolto siamo riusciti ad intervenire sul 91,1% delle richieste (sono state 1.778 persone) evidenziamo come alcune persone seguite e accompagnate verso l’autonomia siano dovute tornare a rivolgersi a noi. Mediamente ciascuna delle persone ascoltate è portatrice di 3,6 bisogni, un dato che conferma, semmai fosse necessario, come la multi-problematicità delle situazioni è un fattore sempre più incisivo sui percorsi di vita delle persone.

Aumenta il numero di pasti (81.694) servito nelle mense e quello di persone accolte in dormitorio (243) come il numero di famiglie (456) accolte dagli Empori della Solidarietà di Pescara e Montesilvano.

Abbiamo rinnovato l’impegno verso il contrasto alla povertà educativa con la conferma della presenza nel piano sociale nel Comune di Pescara attraverso il Centro diurno “El Pelè” che accoglie 15 minori e attraverso l’attivazione del progetto Agor.ED con la presa in carico di altri 69 minori nelle scuole del territorio. Insieme al servizio svolto dal centro multidisciplinare Io Apprendo, dove abbiamo accompagnato 62 minori con Bisogni Educativi Speciali e Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Abbiamo complessivamente svolto attività per 146 bambini e ragazzi.

Pietra angolare del nostro servizio di inclusione è la Casa famiglia “Il samaritano”, dal 1999 uno dei luoghi di accoglienza per eccellenza della Fondazione dove accogliamo 12 persone. Quest’anno, parlando di questa particolare opera segno, voglio rivolgere un particolare pensiero di gratitudine e affetto a don Nicola Ielo che ha avviato questo servizio e lo ha amato e portato nel cuore, in primis con l’amore nei riguardi dei tanti ragazzi che vi sono passati negli anni.

Non è mancata l’attività di accoglienza e inclusione per i migranti con l’apertura di un nuovo Centro di Accoglienza Straordinaria nel Comune di Moscufo (Pe), il rafforzamento dell’azione di contrasto allo sfruttamento lavorativo – grazie ai fondi 8xmille messi a disposizione da Caritas Italiana con il Progetto Presidio – e sessuale – attraverso la riproposizione del progetto Asimmetrie, giunto alla 6^ edizione. Nel complesso, anche con il lavoro svolto dall’equipe del Progetto SAI (Sistema Accoglienza Integrazione) abbiamo incontrato oltre 500 uomini, donne e bambini in cerca di un futuro migliore. Voglio soffermarmi a sottolineare il grande lavoro di mediazione linguistica svolto nelle scuole e con i cittadini ucraini accompagnati in questo tempo particolare per loro e per tutti noi.

La presenza di 2 nuovi ragazzi accolti tramite i Corridoi Universitari e la laurea di Tesfalem, che ha concluso il suo percorso ricongiungendosi alla sua famiglia, sia l’auspicio di percorsi sicuri che siano capaci di generare reciproco arricchimento umano e culturale allargando i cuori e guardando a orizzonti comuni di pace e bene comune.

Un grande e doveroso ringraziamento a tutti i nostri donatori che permettono di dare gambe alle idee che si mettono in campo per contrastare le povertà e animare alla carità il nostro territorio. Grazie a chi firma per l’8xmille alla Chiesa Cattolica, alle Fondazioni Bancarie, alle aziende e ciascuno dei donatori che nel silenzio e nell’anonimato sostengono e partecipano.

Queste ultime righe sono per ringraziare i primi attori di tutto questo lavoro: i collaboratori della Fondazione Caritas e i tanti volontari che ogni giorno si spendono per realizzare il bene che si riesce a portare nella nostra comunità. Grazie di cuore a ciascuno!

Non spaventiamoci delle difficoltà, non arrendiamoci davanti alle fatiche che questo tempo ci pone davanti; tutto questo racconto – fatto di numeri e parole – è segno di speranza per un mondo più giusto ed inclusivo del quale tutti possiamo essere protagonisti!

Buon servizio!”

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