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Guardare al futuro delle aree interne

E' online la pubblicazione "(Ri)abitare il futuro", la fotografia delle aree interne al centro del progetto AIR - Area Investire e Ricostruire

(Ri)abitare il futuro è il report di 15 mesi di attività delle Caritas diocesane di Pescara-Penne e Teramo-Atri nelle aree interne delle due diocesi coinvolte.

Con il progetto “A.I.R.- Area: Investire e Ricostruire”, finanziato dai fondi 8xMille, le équipe Caritas, si sono adoperate nel ridare un’anima ai luoghi e alle comunità delle aree interne delle province di Pescara e di Teramo.

«Il frutto del lavoro delle due Chiese locali, quella di Pescara e quella di Teramo e delle Caritas diocesane e parrocchiali delle aree interne della provincia aprutine» – ha dichiarato mons. Valentinetti, delegato della Conferenza Episcopale Abruzzese Molisana per il servizio della carità e arcivescovo metropolita di Pescara-Penne «Antichi confini uniscono Pescara e Teramo nella vallata del Vomano e del Fino e continuano a tenere insieme due realtà ecclesiali nel lavoro pastorale e sociale a favore di chi bussa alle nostre porte».

Obiettivo e desiderio della pubblicazione è quello di divenire oggetto di discussione pubblica e di finire in qualche modo nelle mani dei decisori politici, affinché nelle loro attività di programmazione della spesa pubblica, della locazione di fondi, possano tener conto del punto di vista degli abitanti dei territori.

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(Ri)abitare il futuro

Il lavoro è il report di 15 mesi di attività delle Caritas diocesane di Pescara-Penne e Teramo-Atri nelle aree interne delle due diocesi coinvolte.

Con il progetto “A.I.R.- Area: Investire e Ricostruire”, finanziato dai fondi 8xMille, le équipe Caritas, si sono adoperate nel ridare un’anima ai luoghi e alle comunità delle aree interne delle province di Pescara e di Teramo.

I risultati delle attività svolte con le comunità delle aree interne sono stati appunto raccolti in questa pubblicazione che presenta una dettagliata analisi di contesto del tessuto economico e abitativo delle aree interne abruzzesi e una ricerca sociale sviluppata attraverso la somministrazione di diversi questionari alla popolazione giovane, adulta e anziana, parroci, associazioni e amministrazioni comunali.

A completare il lavoro è presente tutta quella parte qualitativa che racconta l’esperienza degli operatori e soprattutto mette in evidenza, attraverso le testimonianze delle persone con cui il progetto è venuto a contatto, le sensazioni e il lascito dell’azione sui territori coinvolti.

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Avere cura: alla (ri)scoperta delle aree interne

Abbiamo bisogno di riscoprire il senso del prenderci cura, cura di noi, cura degli altri, cura di ciò che ci circonda, con la consapevolezza che avere cura di qualcuno o di qualcosa non vuol dire solo mettersi in ascolto ma avere un’attenzione piena fatta di gesti concreti. È così che ci piace pensare anche la cura che abbiamo dell’ambiente che ci circonda. Con  “Laudato sì” Papa Francesco ci ha più volte invitato a ripensare il nostro atteggiamento di rispetto e salvaguardia dell’ambiente, ma averne cura significa valorizzarlo (e sapere come farlo) in ogni suo aspetto, non solo attivando stili di vita alternativi, ma tornando ad avere attenzione per quelle realtà spesso dimenticate come le piccole comunità delle aree interne.

Aree composte spesso da paesini, realtà locali, ricche non solo da un punto di vista paesaggistico, che raccontano la bellezza della nostra regione e che sono fatte soprattutto di tracce e tradizioni di una cultura popolare che porta con se è in sé la storia di quei luoghi, di chi li ha abitati e forse un po’ di tutti noi.

Comunità e paesi i cui molti elementi storici e culturali appartengono anche a noi ma che il nostro essere abituati a vivere il presente frenetico, fatto di obiettivi e appuntamenti, in città spesso caotiche, ci hanno fatto chiudere nel cassetto dei ricordi o dei luoghi lontani. Parliamo di un patrimonio tanto prezioso quanto spesso poco valorizzato dalle stesse amministrazioni locali e nazionali. Ormai la crescita frettolosa e frenetica delle grandi aree metropolitane, seppur favorendo un maggiore sviluppo, offrendo possibilità di crescita e formazione per tanti, ha comportato di contro un sempre maggiore abbandono ed impoverimento delle piccole comunità appartenenti alle aree interne.

Avere cure delle comunità e dei borghi che caratterizzano le nostre aree interne e dell’ambiente che ci è stato donato significa, dunque, riscoprire non solo il valore della natura che ci circonda, ma anche la ricchezza di quei luoghi, rallentare il passo e scegliere di valorizzare le potenzialità che quei luoghi hanno, imparando a conoscerli, sostenerli per far emergere le infinite potenzialità che hanno in termini di benessere, di rigenerazione e di elementi storico culturali. Averne cura significa riscoprirne la bellezza, un’occasione che se da un lato ci può aiutare a scandire e vivere meglio questo tempo nella sua giusta misura, tornando a cogliere il valore e significato delle nostre radici e quella dei nostri antenati, dall’altro vuol dire tornare a dare vita e strumenti a chi quelle aree ancora le vive e desidera continuare a viverle, portando alla luce e all’attenzione dei tanti le infinite risorse di cui queste aree sono portatrici.

Averne cura oggi significa accompagnare la scelta dell’abitare le aree interne con strumenti innovativi per creare opportunità di ricchezza nei territori e per promuovere una maggiore partecipazione che ruoti sul fulcro della coesione sociale tra le diverse realtà coinvolte.

 

Luigina Tartaglia

Responsabile Ufficio Promozione Mondialità

Caritas Pescara-Penne

 

INSIDE: nuove attivazioni per la coesione delle aree interne

Tre giornate di approfondimento su temi quali il patrimonio ambientale, la cultura, l’arte e lo sviluppo di comunità

EDIT (01/03/2022): Scadenza iscrizioni prorogata al 10 marzo 2022 alle ore 13:00. Limite di età per la partecipazione esteso fino ai 55 anni. Possibilità di partecipazione anche ad un solo incontro tra quelli in elenco.

 

Tre giornate di approfondimento su temi quali il patrimonio ambientale, la cultura, l’arte e lo sviluppo di comunità dal titolo: INSIDE: nuove attivazioni per la coesione delle aree interne.

L’iniziativa, nell’ambito dei progetti Spazi di Comunità e A.I.R.: Area Investire e Ricostruire della Caritas diocesana di Pescara-Penne in collaborazione con quella di Teramo-Atri, si pone l’obiettivo di amplificare le potenzialità insite nei luoghi, nella storia, nella cultura e nelle tradizioni dei paesi della nostra provincia.

Il target a cui è rivolta l’iniziativa è relativo a persone di età compresa tra i 18 ed i 45 anni 55 anni e che possano avere un interesse reale per i temi che saranno affrontati e che possibilmente abbiano alle loro spalle un percorso di attività nel campo del volontariato, dell’impresa anche in ambito sociale o nell’amministrazione della cosa pubblica (leader associativi, attivisti nell’ambito laico e parrocchiale, amministratori comunali e consiglieri).

 

Il calendario degli incontri sarà il seguente *:

SABATO 12 MARZO (Penne): “Valorizzazione della cultura e creatività come motore di sviluppo delle aree interne

Con MASSIMILIANO MONETTI, Presidente Confcooperative Abruzzo


SABATO 19 MARZO (Civitaquana): “Ambiente e patrimonio naturalistico: le aree interne come luoghi di conservazione della biodiversità e promozione del turismo sostenibile

Con FILIPPO TANTILLO, Ricercatore e territorialista


SABATO 26 MARZO (Castiglione M.R.): “Sviluppo di comunità: relazioni di cura e modelli socioeconomici cooperativi nei piccoli centri

Con DAVIDE BONIFORTI, Psicologo di comunità, coordinatore e formatore della “Scuola di Sviluppo di Comunità”


*Durante le giornate sarà dato spazio a testimonianze regionali ed extra-regionali, prevedendo inoltre momenti di confronto con i partecipanti.

 Gli incontri avranno inizio, per ogni giornata, alle ore 9.00 e termineranno alle ore 18.00. I break (mattina e pomeriggio) e la pausa pranzo saranno offerti dall’organizzazione.

Ogni giornata sarà aperta ad un numero massimo di 20 partecipanti.

Per partecipare è necessario compilare ed inviare il modulo google (https://forms.gle/4P34Lza8A8zSGVoc6) entro e non oltre il 28.02.2022 10.03.2022 alle ore 13:00. Infine si specifica che è richiesta la partecipazione ad almeno 2 giornate di cui una dovrà essere necessariamente quella dedicata allo Sviluppo di Comunità (26.03.2022).

per info: anna.didonato@caritaspescara.itbeatrice.buzzelli@caritaspescara.it | francesca.primavera@caritaspescara.it