Sono trascorsi sei mesi dalle scosse di terremoto che hanno sconvolto Siria e Turchia. L’occasione per fare un primo bilancio della situazione e delle attività messe in atto grazie alle risorse messe a disposizione dalla CEI, alle offerte raccolte a seguito della Colletta nazionale, all’intervento di Caritas Italiana e della rete Caritas internazionale.
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Aggiornato il 4 agosto 2023
Una forte scossa di terremoto di magnitudo 7,9 ha colpito alle 4:17 del 6 febbraio la zona al confine tra la Turchia e le Siria, con epicentro nel distretto Pazarcık di Kahramanmaraş. Dopo il terremoto si sono verificate molteplici scosse di assestamento, tra cui una molto forte, di magnitudo 7,7. Oltre 17mila i morti accertati, ancora migliaia le persone intrappolate sotto le macerie. Drammatica anche la condizione dei sopravvissuti, che hanno bisogno di tutto, alle prese con le difficoltà del reperimento di cibo e acqua, e per le rigide condizioni climatiche.
«Il mio pensiero va, in questo momento, alle popolazioni della Turchia e della Siria duramente colpite dal terremoto, che ha causato migliaia di morti e di feriti – ha detto nell’Udienza generale di mercoledì 8 febbraio, papa Francesco -. Con commozione prego per loro ed esprimo la mia vicinanza a questi popoli, ai familiari delle vittime e a tutti coloro che soffrono per questa devastante calamità. Ringrazio quanti si stanno impegnando per portare soccorso e incoraggio tutti alla solidarietà con quei territori, in parte già martoriati da una lunga guerra. Preghiamo insieme perché questi nostri fratelli e sorelle possano andare avanti, superando questa tragedia, e chiediamo alla Madonna che li protegga».
Facendo proprio l’appello di Papa Francesco, la Presidenza della CEI, a nome dei Vescovi italiani, ha rinnovato “profonda partecipazione alle sofferenze e ai problemi delle popolazioni di Turchia e Siria provate dal terremoto. Per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali di chi è stato colpito da questa calamità, la CEI ha disposto un primo stanziamento di 500.000 euro dai fondi dell’8xmille per iniziative di carità di rilievo nazionale. Tale somma sarà erogata tramite Caritas Italiana, già attiva per alleviare i disagi causati dal sisma e a cui è affidato il coordinamento degli interventi locali”.
Puoi sostenere direttamente gli interventi Caritas attraverso una donazione specificando nella causale “Terremoto Turchia Siria 2023”:
Conto corrente bancario:
Intestato Fondazione Caritas Onlus
IBAN IT15A0843415401000000005133
presso la Banca di Credito Cooperativo di Cappelle sul Tavo
Maggiori info www.caritas.it
Da martedì 21 febbraio è possibile contribuire anche attraverso l’iniziativa “Quaresima di Carità” presso le parrocchie della diocesi. Le donazioni raccolte andranno a confluire nella colletta nazionale indetta dalla CEI per domenica 26 marzo 2023 (V di Quaresima).
Aggiornato il 20 febbraio 2023