Archivio Tag: Caritas Italiana

Il mondo nemico

Si è tenuto mercoledì 28 alle ore 18:00, presso la biblioteca “C.M. Martini” in Piazza Spirito Santo 5 a Pescara, l’incontro con il vicedirettore di Caritas Italiana Paolo Beccegato dal titolo “Il mondo nemico, vedere orizzonti dove altri disegnano confini”.

L’incontro è stato un momento per fermarsi a riflettere insieme sulla direzione che si sta prendendo soprattutto in relazione ai conflitti dimenticati, ai recenti fenomeni migratori e al sempre più diffuso clima di chiusura e di razzismo.
Nel suo intervento Beccegato ha ripercorso le principali cause che vi sono alla base degli attuali conflitti e che dei conseguenti processi migratori; in particolare ha ricordato come le guerre sempre più si combattono dove c’è degrado ambientale. Un degrado ambientale che causa povertà e che, a sua volta, genera un movimento di persone e quindi i processi migratori. In relazione a ciò il relatore ha colto l’occasione per far presente come da un recente studio si è rilevato che da qui ad un tempo, a causa dei cambiamenti climatici e dell’innalzamento delle temperature, molti territori del sud Italia non saranno più produttivi a vantaggio dei territori del nord Europa che cominceranno ad essere più produttivi.
L’estrema povertà in cui si trovano molti paesi inoltre a sua volta aumenta il livello di conflittualità sociale e quindi anche tensioni civili e guerre. Povertà e guerra si alimentano.
Considerando le diverse connessioni come pezzi di un puzzle, Beccegato ha poi proseguito il suo intervento mettendo alla luce (attraverso alcuni dati rilevati da Caritas Italiana) come spesso le informazioni che a livello nazionale riceviamo sul tema dei conflitti siano parziali se non addirittura inesistenti. La maggior parte dei quotidiani nazionali non dedica spazio alla politica estera e alle questioni internazionali. Questo comporta una poca conoscenza da parte degli italiani rispetto a ciò che sta accadendo. Sulla base di un sondaggio gli italiani sono poco informati ed hanno perciò una percezione alterata circa la presenza dei migranti dimostrandosi, anche tra i cattolici, più chiusi e diffidenti.

Bando volontari servizio civile 2018: date selezioni

— AGGIORNAMENTO—

I ragazzi selezionati sono convocati alle ore 9:00 del 15 gennaio 2019 presso il Centro Emmaus in Strada Colle San Donato, 56 a Pescara. L’incontro si terrà dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 16:30. Per il pranzo i ragazzi sono invitati ad organizzarsi autonomamente. In questa sede verrà comunicato il calendario delle prime 2 settimane di servizio.

— AGGIORNAMENTO—

Sono pubbliche a partire da oggi, 6 dicembre 2018, le graduatorie del bando emanato lo scorso 20 agosto 2018. 

Scarica qui la graduatoria del Progetto Alleanza Pescara 2018

Scarica qui la graduatoria del Progetto Mosaico Pescara 2018

— AGGIORNAMENTO—

Sono pubbliche a partire da oggi, 15 ottobre 2018, le date dei colloqui di selezione per il bando emanato lo scorso 20 agosto 2018. 

Le selezioni verranno effettuate, presso il Centro Emmaus in Strada Colle San Donato n.56 a Pescara, in due date:

PROGETTO ALLEANZA-PESCARA: 2 novembre 2018.

Scarica qui il calendario dei colloqui. 

PROGETTO MOSAICO-PESCARA: 12 novembre 2018.

Scarica qui il calendario dei colloqui.

Il 20 agosto 2018 il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale ha emanato un Bando nazionale volontari per la selezione di 28.967 giovani da impiegare in progetti di servizio civile in Italia e all’estero.

Caritas Italiana vede finanziati 199 progetti in Italia, per un totale di 1.398 posti, e 6 progetti all’estero per 42 posti. La scadenza per le domande da parte dei giovani è il 28 settembre 2018. Tutte le informazioni tecniche sul Bando sono disponibili sul sito del Servizio Civile Nazionale.

Le domande vanno presentate direttamente all’Ente proponente il progetto, in questo caso alla Caritas Diocesana che propone il progetto. Possono essere presentate a mano entro le ore 18.00 del 28 settembre, oppure possono essere inviate a mezzo posta con raccomandata A/R o con PEC (Posta Elettronica Certificata, intestata a chi presenta la domanda), tramite compilazione dell’Allegato 3 (.pdf e .doc), dell’Allegato 4 (.pdf e .doc) e dell’Allegato 5 (.pdf e .doc), entro il 28 settembre 2018.

Attenzione: Le domande trasmesse con modalità diverse da quelle indicate non saranno prese in considerazione. In particolare, non saranno accolte le domande inviate via e-mail o via fax. Le domande inviate all’indirizzo PEC saranno accettate solo se provenienti da un indirizzo PEC intestato all’aspirante volontario. Si invita, infine, a verificare che la propria PEC sia abilitata all’invio nei confronti di soggetti priivati e non solo nei confronti della Pubblica Amministrazione (come ad esempio nel caso di PEC con dominio .gov).

Sono 2 i progetti proposti dalla Caritas diocesana Pescara-Penne:

Per scaricare il progetto della Caritas diocesana Pescara-Penne “Alleanza” (8 volontari) clicca qui

Per scaricare il progetto della Caritas diocesana Pescara-Penne “Mosaico” (6 volontari) clicca qui

Non è possibile presentare domanda per più di un progetto, pena l’esclusione dalla partecipazione a tutti i progetti a cui si riferisce il bando.

Possono presentare domanda coloro che si trovano in una delle seguenti condizioni:
  • cittadino italiano
  • cittadino degli altri paesi dell’Unione europea;
  • cittadino non comunitario regolarmente soggiornante in Italia.
Per partecipare al Bando occorre:
  • aver compiuto il diciottesimo anno di età e non aver superato il ventottesimo anno di età (28 anni + 364 giorni) alla data di presentazione della domanda;
  • non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata;

Qualora si intenda partecipare alla riserva di posti destinata ai giovani FAMI, prevista per alcuni progetti da realizzarsi in Italia, occorre anche essere titolare di protezione internazionale (ossia rivestire lo status di rifugiato o essere titolare di protezione sussidiaria) o di protezione umanitaria; tali condizioni sono attestate dal permesso di soggiorno in formato elettronico rilasciato dalla Questura competente per territorio.

Insieme alla domanda bisogna presentare copia del documento di identità in corso di validità.

Come si accede ai progetti di servizio civile della Caritas Italiana…
Non è possibile presentare domanda per più di un progetto, pena l’esclusione dalla partecipazione a tutti i progetti a cui si riferisce il bando.

Non possono presentare domanda i giovani che:
a) abbiano già prestato o stiano prestando servizio civile nazionale, oppure abbiano interrotto il servizio prima della scadenza prevista;
b) abbiano in corso con l’ente che realizza il progetto rapporti di lavoro o di collaborazione retribuita a qualunque titolo, ovvero che abbiano avuto tali rapporti nell’anno precedente di durata superiore a tre mesi.

Non costituiscono cause ostative alla presentazione della domanda di servizio civile:

  • aver interrotto il servizio civile nazionale a conclusione di un procedimento sanzionatorio a carico dell’ente originato da segnalazione dei volontari;
  • aver già svolto il servizio civile nell’ambito del programma europeo “Garanzia Giovani” e nell’ambito del progetto sperimentale europeo International Volunteering Opportunities for All.

Non possono partecipare alla selezione gli appartenenti ai corpi militari e alle forze di polizia.

 

Dossier: Rifugiati, la sfida dell’accoglienza

Secondo l’ultimo rapporto dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), nel mondo sono circa 68,5 milioni  le persone costrette a lasciare le proprie. Di questi 25,54 milioni sono rifugiati, 40 milioni sfollati interni e 3,1 milioni i richiedenti asilo. L’85% dei rifugiati sono accolti dai paesi in via di sviluppo e il 68% proviene da 5 Paesi: Siria 6,3 milioni, Afghanistan 2,6 milioni, Sud Sudan 2,4 milioni, Myanmar 1,2 milioni, Somalia 986.400.

Il peso oggettivo maggiore per l’accoglienza dei rifugiati ricade sulla Giordania, a causa della guerra in Siria. Secondo i dati del Ministero della Pianificazione e della Cooperazione, i siriani residenti in Giordania sarebbero in totale 1,3 milioni, il doppio di quanti sono riusciti a registrarsi ufficialmente  presso l’UNHCR. Questo significa che la crisi siriana ha portato un incremento nella popolazione superiore al 10%: come se in Italia si fossero riversati più di 6 milioni di rifugiati siriani.

La Caritas è presente in tutti i paesi colpiti dalla crisi siriana e dal movimento enorme di profughi, in aiuto ai tantissimi rifugiati ma anche alla popolazione locale. Caritas Italiana è stato nel corso del 2017 il principale finanziatore dell’appello di emergenza di Caritas Giordania e grazie ai fondi 8×1000 della Conferenza Episcopale Iitaliana ha sostenuto anche Caritas Libano, Caritas Iraq  e la stessa Caritas Siria.

Alla sfida dell’accoglienza e al conseguente impatto sui Paesi che più di tutti ospitano i rifugiati, Caritas Italiana dedica il dossier con dati e testimonianze “Rifugiati: la sfida dell’accoglienza. Nel Paese in cui manca pane e acqua” (.pdf)

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Adesione campagna #Europesolidarity 27 giugno

In queste settimane è esploso il tema della riforma del Regolamento Dublino III. Lo scontro politico tra posizioni diverse è molto duro e non appare facile giungere a un’intesa nel corso del Consiglio Europeo del 28 giugno prossimo ma è necessario fare ogni sforzo possibile per far si che la maggioranza qualificata del Consiglio (non è necessaria l’unanimità) aderisca o si avvicini alla proposta di riforma già votata dal Parlamento Europeo e sia possibile quindi avviare un compromesso che porti a un testo finale accettabile. Se ci sarà la paralisi o se, strumentalmente, il tema della riforma del Reg. Dublino, sarà cancellato dall’agenda dei lavori del Consiglio per essere rinviato all’autunno, il rischio assai elevato è che non ci sia nessuna riforma in questa legislatura, con gravi conseguenze.

Il ruolo del nostro Paese in questa fase può essere decisivo perché, almeno sul piano delle dichiarazioni e del programma di governo, sostiene il principio delle quote-paese e il superamento del criterio che lega l’esame della domanda al primo paese di ingresso . 

La strada è stretta ma non del tutto chiusa. 
E’ questo il momento di intervenire! 
Cosa possiamo però fare in un tempo così breve?
Caritas Italiana e Fondazione Migrantes aderiscono a questa campagna e dunque invitiamo anche voi a partecipare attivamente.
Potete:
  • Aderire all’appello attraverso il link  http://europeansolidarity.eu/it/ dove troverete anche l’appello sottoscritto da Caritas Italiana
  • Scrivete al Capo di Governo per chiedere che il Consiglio europeo del 28 cambi il Regolamento di Dublino per assicurare equa condivisione delle responsabilità sull’accoglienza
  • Condividere attraverso i social l’iniziativa per dare una maggiore risonanza

Dossier: In cerca di dignità

Tossicodipendenza in Nepal. Dossier sulla mancanza di servizi assistenza e “riprovazione sociale”.

In Nepal, a 3 anni dal terremoto che ha colpito il paese, è sempre più presente la problematica della droga che coinvolge gran parte delle fasce di popolazione più deboli e ai margini della società.

Una ricerca sulla condizione di tossicodipendenti ed ex-tossicodipendenti che non trovano servizi di assistenza e progetti di inserimento sociale, nonchè la difficile convivenza con lo stigma che la società nepalese riserva loro.

Caritas Nepal collabora alle attività della comunità di Salvation Nepal, un’associazione che punta molto su un approccio relazionale e attivo delle persone con problemi di droga. Anche Caritas Italiana interviene con un progetto triennale a sostegno della crescita professionale della struttura che prevede anche la consulenza periodica di uno specialista di riabilitazione delle tossicodipendenze ed ha scelto di pubblicare il dossier con dati e testimonianze “In cerca di dignità. Per le persone dipendenti dalle droghe assenza di servizi e riprovazione sociale” (.pdf)

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Dossier: Una scuola per tutti

Disabilità. Dossier sull’accesso all’istruzione dei minori con disabilità.

Nel mondo il 15% della popolazione è portatrice di una forma di disabilità; senza le opportune tutele e forme di accompagnamento adeguate e necessarie, milioni di persone rischiano una perenne esclusione sociale.

Il focus del dossier è sulla popolazione di Haiti, un paese in cui l’inclusione educativa e l’integrazione scolastica dei bambini con disabilità non rispondono alle esigenze fondamentali del territorio, ancora martoriato dai danni del terremoto del 2010 che ha acutizzato la situazione di emarginazione e abbandono delle persone con disabilità.

Al Paese caraibico in cui solo il 7% dei bambini disabili partecipa a un percorso scolastico, mentre il tasso medio di scolarizzazione dei bambini senza disabilità è del 90%, Caritas Italiana dedica il dossier con Dati e Testimonianze “Una scuola per tutti. Il diritto all’educazione per i bambini con disabilità” (.pdf)

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“In un altro mondo”, concorso CEI per il volontariato internazionale

Al via l’edizione 2018 del concorso CEI, in collaborazione con Caritas Italiana di “In un altro mondo“.

Il concorso è rivolto a ragazzi e ragazze tra i 20 e i 30 anni che hanno voglia di vivere e raccontare la loro esperienza di volontariato all’estero per l’intero mese di agosto 2018, in una realtà sostenuta dai fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica.

Le realtà nel mondo, mete dell’esperienza dei ragazzi selezionati, per questa edizione sono: Giordania, Terra Santa, Madagascar e Brasile.

Per partecipare c’è tempo fino al 23 aprile 2018. Per approfondimenti ed iscrizione CLICCA QUI

40° Convegno Nazionale delle Caritas diocesane

“Giovane è… #unacomunitàchecondivide” è il titolo del 40° Convegno delle Caritas diocesane che si svolgerà ad Abano Terme (Pd) dal 16 al 19 aprile 2018.

Il convegno ha come riferimenti gli Orientamenti pastorali della CEI e il Sinodo dei Vescovi del prossimo ottobre, incentrato sul tema “I giovani, la Fede e il discernimento vocazionale” già preceduto dalla riunione pre-sinodale dei giovani svoltasi a Roma dal 19 al 24 marzo 2018.

Scarica il programma del 40° Convegno Nazionale delle Caritas diocesane (.pdf)

Dossier: Sulla loro pelle

Siria. Dossier a 7 anni dall’inizio della guerra

In Siria oggi, dopo 7 anni di guerra ancora in corso, circa 13 milioni di persone vivono in condizioni di estrema necessità, mentre 3 milioni di bambini non possono frequentare la scuola. Solo nel 2017 il numero dei civili morti a causa dei bombardamenti è quadruplicato rispetto all’anno precedente, portando il totale a più di mezzo milione e circa il doppio di feriti e i mutilati.

Nel settimo anniversario dell’avvio di questo tragica guerra, Caritas Italiana pubblica il Dossier con Dati e Testimonianze “Sulla loro pelle. Costretti a tutto per sopravvivere” (.pdf)

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Forum Disuguaglianze Diversità

Il progetto “Forum Disuguaglianze Diversità”, cui collabora anche Caritas Italiana, è pensato come un luogo di confronto per informare, discutere e convincere che le disuguaglianze fanno male alle persone, all’economia, al Paese.

Nato da un’idea della Fondazione Basso, sostenuto da Fondazione Charlemagne, Fondazione con il Sud, Fondazione Enel, Fondazione Unipolis e Legacoopsociali, è promosso da un gruppo di otto organizzazioni di diversa matrice culturale (ActionAid, Caritas Italiana, Cittadinanzattiva, Dedalus cooperativa sociale, Fondazione Basso, Fondazione di Comunità di Messina, Legambiente, UISP) da anni attive in Italia per la riduzione delle disuguaglianze e da un gruppo di ricercatori e accademici impegnati nello studio della disuguaglianza e delle sue negative conseguenze sullo sviluppo.

In coerenza con l’art. 3 della Costituzione Italiana, ha la finalità di contrastare l’aumento crescente delle disuguaglianze sociali, economiche, e di riconoscimento che vanno consolidandosi nel Paese, da un lato aprendo faglie che vengono riempite da paure e da dinamiche autoritarie, dall’altro ostacolando lo sviluppo di forme armoniche e sostenibili di economia. Il Forum si propone come luogo di elaborazione di politiche pubbliche e azioni collettive che riducano le disuguaglianze e favoriscano il pieno sviluppo di ogni persona.