Il coraggio del silenzio

«Quando la nostra Costituzione parla di diritti, usa il verbo “riconoscere”. Significa che i diritti umani sono nati prima dello Stato. Ma, anche, che una democrazia si nutre, prima di tutto, della capacità di ascoltare.

Occorre coraggio per ascoltare. E vedere – senza filtri – situazioni spesso ignorate; che ci pongono di fronte a una realtà a volte difficile da accettare e affrontare.»

Così Mattarella nel messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica.

Il coraggio di ascoltare di cui ha parlato il Presidente va di pari passo con il coraggio di fare silenzio, di lasciare spazio, di farci interrogare dalle parole dell’altro e dell’Altro.

Il coraggio dell’ascolto ci chiede di fermarci per non dare la prima risposta che ci viene in mente, per evitare soluzioni semplicistiche a problemi complessi; ci chiede di vedere con gli “occhi del cuore” le situazioni più vicine che le tante parole non ci fanno ascoltare; ci chiede di essere meno pieni di noi stessi per essere più aperti ad incontrare l’altro.

Il coraggio del silenzio non sia mai disinteresse, disimpegno ma tempo di cura e attenzione da dedicare a se stessi e agli altri.

Buon anno nuovo, sia davvero rinnovato dal coraggio del silenzio.

Corrado De Dominicis
Direttore Caritas Pescara-Penne