Archivio Tag: accoglienza

Procedura per ingressi accoglienza notturna

Presa in carico persone senza dimora: procedura di richiesta per dormitorio Cittadella dell’Accoglienza

L’accoglienza notturna presso la Cittadella è garantita grazie ad un servizio di prima e pronta accoglienza ed un servizio di seconda accoglienza strutturato a medio-lungo termine attraverso una progettazione individualizzata. Ogni anno, in media, vengono accolte nella struttura più di 200 persone senza dimora.

La prima e pronta accoglienza è garantita per un periodo continuativo di 28 giorni. I posti sono assegnati in base alle disponibilità, ma anche tenendo conto delle richieste precedentemente pervenute.

E’ il Centro di Ascolto diocesano che si occupa degli ingressi e delle prese in carico degli ospiti del dormitorio.

Chiunque abbia bisogno di un posto letto può dunque recarsi presso il Centro d’Ascolto diocesano, in via Gran sasso 59, il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 8:30 alle 9:30. In alternativa è possibile chiamare i numeri 085.6921292 – 391.7079089.

Nessuno si salva da solo

“Nessuno può salvarsi da solo” sono le parole con cui Papa Francesco ci ha invitato a riflettere in occasione della 56^ Giornata Mondiale della Pace che abbiamo celebrato lo scorso 1 gennaio 2023.

Il messaggio del Papa è carico di speranza anche di fronte alle difficoltà del momento presente e a quelle che abbiamo vissuto a partire dall’ emergenza da Covid-19. Quello di “avere il cuore aperto ad accogliere Dio che si fa presente” nel cammino quotidiano è l’auspicio che rivolge a ciascuno.

Non deve mancare la volontà di essere artigiani di pace, secondo un’espressione felice che ha già utilizzato in altre occasioni, per prenderci cura gli uni degli altri, della nostra casa comune, per abbattere le disuguaglianze, garantire cibo, lavoro e diritti a ciascuno e sviluppare politiche adeguate per l’accoglienza e l’integrazione.

La sfida del Covid e quella della guerra continuano a dirci che siamo chiamati a riscoprire la fratellanza umana; solo insieme possiamo affrontare queste sfide enormi per l’umanità. “Dalle crisi non se ne esce mai uguali: o migliori o peggiori”.

Scegliamo insieme la prima via.

 

Corrado De Dominicis

Direttore Caritas Pescara-Penne

Aggiornamenti emergenza Ucraina

Sostegno e accoglienza dei profughi ucraini

EDIT 24/02/2023
Ad una anno esatto dall’invasione russa e dal conseguente inizio della guerra in Ucraina, pubblichiamo il nostro dossier “EMERGENZA UCRAINA” sull’accoglienza e le attività svolte con le famiglie e le persone rifugiate nella nostra diocesi: un lavoro che, grazie al programma di Caritas Italiana “Apri Ucraina”, ha permesso alla nostra rete sociale sul territorio di sostenere le tante persone in fuga dal conflitto affrontando e prendendo in carico anche le situazioni più difficili e vulnerabili.
Per accedere al dossier clicca qui

La Caritas diocesana di Pescara-Penne ha attivato le proprie risorse per l’accoglienza di gruppi di profughi e sfollati in fuga dall’Ucraina.

In collaborazione con la Prefettura e gli altri Enti, Caritas collabora strettamente con le comunità locali e le parrocchie per accompagnare le persone che saranno accolte.


ACCOGLIENZA

La raccolta di manifestazioni di disponibilità all’accoglienza temporanea dei minori non accompagnati e/o famiglie con minori in fuga dalle zone del conflitto dell’Ucraina o disponibilità di alloggi, nonché all’inserimento in un elenco di mediatori culturali e linguistici, con il compito di facilitare gli ingressi in famiglia avviene tramite l’ufficio del Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Abruzzo al seguente link.

Maggiori informazioni possono essere reperite sul sito della Regione Abruzzo al seguente link.


ITER LEGALE E SANITARIO

Tutte le informazioni per la provincia di Pescara si trovano al seguente link.


ATTIVITA’ DI ASSISTENZA AI PROFUGHI UCRAINI PRESENTI SUL TERRITORIO

Per le Città di Pescara e Montesilvano sono stati attivati i rispettivi C.O.C. (Centro Operativo Comunale) che si occupano di gestire interventi e richieste dei cittadini ucraini accolti.

PESCARA: sede C.O.C. presso nuovo comando della Polizia Municipale, numero di telefono 085.4283400

MONTESILVANO: sede C.O.C. presso Pala Dean Martin – sia le persone ospiti negli alberghi di Montesilvano, sia quelle ospitate nelle abitazioni, per qualsiasi bisogno possono chiamare i numeri telefonici 375.6574842 e 375.7952278 dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 13:00 o recarsi presso il Pala Dean Martin negli stessi orari.


VOLONTARIATO

La Caritas diocesana è coinvolta nella prima accoglienza dei profughi ucraini in coordinamento con il Comune di Pescara, la Protezione Civile, la ASL e la Questura presso l’hub della Stazione ferroviaria di Porta Nuova a Pescara.

Il servizio si svolge dalle 8:00 alle 20:00, secondo turnazione, dal lunedì alla domenica e consiste nella gestione del punto ristoro.

Per dare il proprio contributo in queste attività di sostegno e animazione è possibile offrire la propria disponibilità inviando una e-mail all’indirizzo volontariato@caritaspescara.it indicando i giorni e gli orari.


DONAZIONI DI BENI MATERIALI

La Caritas diocesana di Pescara-Penne non sta organizzando raccolte di beni materiali.


SOSTEGNO ECONOMICO

Per dare il proprio contributo, sostenendo economicamente le azioni in favore delle popolazioni e dei territori colpiti dal conflitto in corso, è possibile convogliare le proprie donazioni presso l’organizzazione centrale di Caritas Italiana:

conto corrente postale n. 347013

donazione on-line tramite il sito www.caritas.it, o bonifico bancario (causale “Europa/Ucraina”) tramite Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111

Dossier: Rifugiati, la sfida dell’accoglienza

Secondo l’ultimo rapporto dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), nel mondo sono circa 68,5 milioni  le persone costrette a lasciare le proprie. Di questi 25,54 milioni sono rifugiati, 40 milioni sfollati interni e 3,1 milioni i richiedenti asilo. L’85% dei rifugiati sono accolti dai paesi in via di sviluppo e il 68% proviene da 5 Paesi: Siria 6,3 milioni, Afghanistan 2,6 milioni, Sud Sudan 2,4 milioni, Myanmar 1,2 milioni, Somalia 986.400.

Il peso oggettivo maggiore per l’accoglienza dei rifugiati ricade sulla Giordania, a causa della guerra in Siria. Secondo i dati del Ministero della Pianificazione e della Cooperazione, i siriani residenti in Giordania sarebbero in totale 1,3 milioni, il doppio di quanti sono riusciti a registrarsi ufficialmente  presso l’UNHCR. Questo significa che la crisi siriana ha portato un incremento nella popolazione superiore al 10%: come se in Italia si fossero riversati più di 6 milioni di rifugiati siriani.

La Caritas è presente in tutti i paesi colpiti dalla crisi siriana e dal movimento enorme di profughi, in aiuto ai tantissimi rifugiati ma anche alla popolazione locale. Caritas Italiana è stato nel corso del 2017 il principale finanziatore dell’appello di emergenza di Caritas Giordania e grazie ai fondi 8×1000 della Conferenza Episcopale Iitaliana ha sostenuto anche Caritas Libano, Caritas Iraq  e la stessa Caritas Siria.

Alla sfida dell’accoglienza e al conseguente impatto sui Paesi che più di tutti ospitano i rifugiati, Caritas Italiana dedica il dossier con dati e testimonianze “Rifugiati: la sfida dell’accoglienza. Nel Paese in cui manca pane e acqua” (.pdf)

Per saperne di più CLICCA QUI

Adesione campagna #Europesolidarity 27 giugno

In queste settimane è esploso il tema della riforma del Regolamento Dublino III. Lo scontro politico tra posizioni diverse è molto duro e non appare facile giungere a un’intesa nel corso del Consiglio Europeo del 28 giugno prossimo ma è necessario fare ogni sforzo possibile per far si che la maggioranza qualificata del Consiglio (non è necessaria l’unanimità) aderisca o si avvicini alla proposta di riforma già votata dal Parlamento Europeo e sia possibile quindi avviare un compromesso che porti a un testo finale accettabile. Se ci sarà la paralisi o se, strumentalmente, il tema della riforma del Reg. Dublino, sarà cancellato dall’agenda dei lavori del Consiglio per essere rinviato all’autunno, il rischio assai elevato è che non ci sia nessuna riforma in questa legislatura, con gravi conseguenze.

Il ruolo del nostro Paese in questa fase può essere decisivo perché, almeno sul piano delle dichiarazioni e del programma di governo, sostiene il principio delle quote-paese e il superamento del criterio che lega l’esame della domanda al primo paese di ingresso . 

La strada è stretta ma non del tutto chiusa. 
E’ questo il momento di intervenire! 
Cosa possiamo però fare in un tempo così breve?
Caritas Italiana e Fondazione Migrantes aderiscono a questa campagna e dunque invitiamo anche voi a partecipare attivamente.
Potete:
  • Aderire all’appello attraverso il link  http://europeansolidarity.eu/it/ dove troverete anche l’appello sottoscritto da Caritas Italiana
  • Scrivete al Capo di Governo per chiedere che il Consiglio europeo del 28 cambi il Regolamento di Dublino per assicurare equa condivisione delle responsabilità sull’accoglienza
  • Condividere attraverso i social l’iniziativa per dare una maggiore risonanza